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Le tre Regioni del Fortore, Lago di Occhito e Regio Tratturo

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Le tre Regioni del Fortore, Lago di Occhito e Regio Tratturo Empty Le tre Regioni del Fortore, Lago di Occhito e Regio Tratturo

Messaggio  Admin Lun Mag 28, 2012 11:26 am

"Le tre Regioni del Fortore, Lago di Occhito e Regio Tratturo", Maggio 2012
-----Percorso:
https://2img.net/r/ihimizer/img560/8472/letreregionidelfortrela.jpg

----Galleria foto:
http://www.flickr.com/photos/78982598@N02/sets/72157629930854344/
(puoi cliccar su Slideshow)


VALLE DEL FORTORE
È una delle principali vallate che compongono la provincia di Benevento.
Le principali valli a nord del capoluogo: Titerno, Tammaro, Fortore
Le principali valli a sud del capoluogo: Isclero , Caudina, Calore/Telesina
Tutti questi nomi prendono dai fiumi che attraversano le rispettive zone.
All’interno della Valle del Fortore, a sua volta, ricadono 3 siti di interesse comunitario(aree SIC):
Bosco di Castelfranco in Miscano,
Bosco di Castelvetere in Val Fortore
Valle con sorgenti e fiume dell’Alto Fortore.


FIUME FORTORE
Nasce dal monte Altieri, presso Montefalcone di Val Fortore, dall’unione di 4 ruscelli:
Fiumarelle, Foiano, Montefalcone e San Pietro, che vanno a confluire in territorio di S.Bartolomeo in Galdo.
Il fiume sfocia, dopo un percorso di 110km, nel mar Adriatico presso il lago di Lèsina.
Il fiume attraversa 3 regioni: Campania, Molise e Puglia e più precisamente le rispettive province di Benevento, Campobasso e Foggia.



SAN BARTOLOMEO IN GALDO (BN)
+5200 sanbartolomeani
è il più grande paese del Fortòre beneventano, posto all’estremo Nord della regione Campania, ai confini con le due regioni Puglia e Molise.
Il nome si ispira al santo patrono Bartolomeo, la specifica in Galdo deriva da un termine longobardo “wald” che significa bosco, riferendosi al luogo boscoso in cui fu costruita la chiesa dedicata al santo.
L’origine del paese si presume che risale ai tempi dei sanniti.
Tuttavia il borgo si sviluppò in epoca longobarda ed ebbe, nel corso dei secoli medievali, come feudatari i Guevara, i Carafa, i Ferrante, i Gonzaga e i Caracciolo.
Nel 1861, in seguito alla proclamazione dell’Unità d’Italia, entrò a far parte della provincia di Benevento.
posizione geografica:
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Map_-_IT_-_Benevento_-_San_Bartolomeo_in_Galdo.svg

LEONARDO BIANCHI
È l’illustre natìo di San Bartolomeo in Galdo, classe 1848.

Laureatosi in medicina e chirurgia all’Università di Napoli, fu un importante ricercatore scientifico nel campo neuropatologico e delle localizzazioni corticali del cervello.
Scrisse importanti trattati, tradotti anche in lingua straniera:
“Trattato di Psichiatria” ad uso dei medici e degli studenti,
“Trattato di semiotica delle malattie del sistema nervoso”
“La meccanica del cervello”

È’ inoltre ricordato
per aver fondato nel 1882 l'Istituto psichiatrico a Napoli,
per aver dato vita al periodico intitolato “Annali di Neurologia”
per aver istituito le prime tre cattedre di psicologia in Italia.

Partecipò come amministratore del comune di Napoli, poi divenne deputato, fu nominato senatore nel 1919, ministro della Pubblica Istruzione e anche ministro dell’Assistenza Sociale e Sanitaria.

Morì a Napoli nel 1927 durante un convegno all’Università per un improvviso e forte attacco di angina pectoris al torace.
Fu soccorso da Giuseppe Moscati, il futuro santo, morto anche lui nello stesso anno.
http://it.wikipedia.org/wiki/Leonardo_Bianchi natìo Leonardo Bianchi




REGIONE CAMPANIA E’ CONFINANTE:
-all’estremo Nord:
territorio comunale di Capriati al Volturno CE confinante con Monteroduni del Molise e
territorio comunale di Castelvetere in Val Fortore BN (geograficamente poco più alto di Capriati al Volturno)
confinante con Tufara del Molise a ovest e Volturara Appula della Puglia ad est.
-all’estremo Ovest-Nord:
territorio comunale di Cellole CE confinante con Marina di Minturno del Lazio.
-all’estremo Sud:
territorio comunale di Sapri SA confinante con loc.Acquafredda della Basilicata.
-all’estremo Est-Sud:
loc.Cessuta, del comune di Montesano sulla Marcellana SA confinante con Moliterno-Tramutola della Basilicata
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Map_of_region_of_Campania,_Italy,_with_provinces-it.svg



TUFARA (CB)
+1000 tufaresi o tufaroli
Il nome Tufara, in epoca medievale Topharia, si riferisce al colle tufaceo sul quale sorge il borgo.
Le prime notizie storiche riguardanti il centro abitato risalgono alla vita di S.Giovanni da Tufara nel XIIsec, quando a regnare era la famiglia Marzano.
Il comune è ai confini con la Campania e la Puglia.
CARNEVALE DI TUFARA
http://www.giuliomartino.it/foto/2012_0221_diavolotufara/index.html



CASTELLO DI GAMBATESA (CB)
+1500 gambatesani
Di origine fortezza longobarda, fu trasformato nel ‘500 l’attuale palazzo rinascimentale.
Divenne proprietà baronale-marchesale, quindi proprietà privata, ed oggi rientra nei beni appartenenti allo Stato.
Il castello è famoso per i suoi affreschi che abbelliscono alcune sale.
Il ciclo pittorico di questo castello è considerato tra le pitture cinquecentesche dal carattere mitologico più importanti del Regno di Napoli.
E’ grazie a Vincenzo De Capua, conte di Gambatesa e duca di Termoli che, nel 1550, fu realizzato il ciclo di affreschi, ad opera di Donato da Copertino, in stile manierista, di notevole livello artistico.
I dipinti che sono rimasti oggi, abbellivano il salone e la pinacoteca, e raffigurano paesaggi, pergolati, scene mitologiche e le figure allegoriche della Carità, Fortezza, Prudena e Giustizia.
Altro particolare è l'affresco nella saletta detta delle Maschere, dove si può notare la struttura della Basilica di San Pietro ancora in costruzione, e l'obelisco nella piazza del Vaticano.
Il castello di Gambatesa, che risulta tra i più belli del Molise, si sviluppa su quattro livelli.
Il primo, in parte scavato nella roccia, era adibito a stalle, cantine, carceri, magazzini, ampi saloni coperti con volte a botte e un camino dalle dimensioni imponenti.
Al secondo piano è posto l’ingresso principale, a cui si accede mediante una scalinata esterna a tre rampe.
Il terzo piano è costituito da ampi locali destinati a residenza nobiliare, tutti decorati con affreschi, di cui ne restano solo in quelli che era il salone e la pinacoteca.
Il quarto livello infine è più basso degli altri e ha subito notevoli trasformazioni, ma consente di sporgersi dalla loggia rinascimentale.
Nonostante numerose modifiche apportate, dell’originaria struttura medievale vi sono la terrazza con la merlatura guelfa (lato Sud-Ovest) da cui si vede il borgo e sullo sfondo lo specchio d’acqua del lago d’Occhito.
Le torri angolari (lato Nord-Est), il portale bugnato di stile rinascimentale, le finestre e la loggetta con tre archi a tutto sesto che si aprono sulla facciata Nord- Ovest.
http://www.hseweb.it/gambatesa/gamba_base/tour2.htm tour virtuale affreschi del castello


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