Rito delle idrie nel Santuario di Casaluce
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Rito delle idrie nel Santuario di Casaluce
Rito delle idrie nel Santuario di Casaluce, Gennaio 2011
Galleria foto:
http://www.flickr.com/photos/57819860@N02/sets/72157625798725773/show/
Nella seconda Domenica dopo l’Epifania, si è svolto l’antico rito in latino, in onore della Madonna di Casaluce,
che si ripete ininterrottamente da circa 650 anni, nell’Abbazia-Santuario di Santa Maria di Casaluce, a Casaluce(CE),
con la benedizione delle acque nelle idrie (originali), legate alla storia di Gesù.
http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/Foto/Ambiente%207/Nicchia%20dx.swf
http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/Foto/Ambiente%207/Nicchiasx.swf
Il fondatore dell’Abbazia, eretta nel 1360, fu il frate Pietro del Morrone, che divenne papa Celestino V
e poi santo col nome di San Pietro Celestino.
Pietro del Morrone fondò anche l’ordine dei monaci celestini e il monastero accanto all’Abbazia.
L’Abbazia fu edificata nel perimetro di un preesistente castello di Casaluce, che era la prima fortezza normanna d’Italia
e di tutto il bacino del Mediterraneo, eretto ancor prima della nascita della gloriosa contea normanna di Aversa
sotto il capostipite Rainulfo Drengot, da dove si svilupparono poi in tutto il meridione altre conquiste.
Ai tempi degli eventi bellici delle crociate angioine (XIIIsec) contro gli invasori musulmani in Terra Santa,
ovvero nel regno di Gerusalemme, fu recuperata, dalla imminente distruzione, l’icona bizantina della beata Vergine Maria,
ritenuta dipinta dall’evangelista San Luca, e le due delle 6 idrie, tenute in gran venerazione, perché in esse Gesù Cristo,
durante le nozze di Cana(città) in Galilea, aveva trasformato l’acqua in vino.
Fu il suo primo miracolo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tramutazione_dell'acqua_in_vino
https://www.youtube.com/watch?v=p0dKZytdps4
Le tre preziose reliquie furono trasportate a Napoli, custodite nella cappella palatina Santa Barbara
di Castelnuovo(Maschio Angioino) e successivamente a Casaluce, dove furono affidati in mano
al barone di Casaluce Raimondo del Balzo, con la promessa di erigere una chiesa in loro onore
e di porvi in custodia ai monaci celestini.
interno Santuario
http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/Foto/Abside/Entrata.swf
Crebbe d’importanza l’Abbazia di Casaluce per la custodia dei suoi importantissimi cimeli, abbellendola di affreschi
eseguiti da valenti pittori, come Niccolò di Tommaso, di scuola fiorentina giottesca.
Gli affreschi sono ancora presenti sotto la volta e su alcune pareti e archi, coperti dal successivo strato dell’epoca barocca.
strato barocco:
http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/Foto/Ambiente%207/Volta.swf
I regnanti di tutte le epoche del Regno di Napoli hanno invocato e venerato la sacra immagine della
devota Madonna di Casaluce, dalla regina Giovanna I d’Angiò fino al re Carlo di Borbone e suoi successori.
La storia del celebre Santuario-monastero di Casaluce fu scritta e resa nota dagli inizi del 1600 in un libro
grazie al prezioso contributo dell’abate celestino Donato Polieni da Siderno, dove rimase affascinato
dalla bellezza del luogo, dagli affreschi di scuola giottesca, dalla interessante storia dei cimeli e
dalla grande devozione verso la Madonna.
Padre Donato Polieni da Siderno, oltre che abate, fu anche filosofo, teologo, matematico e astrologo.
I preziosi affreschi di stile gotico
http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/10.html
http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/3.html
attendono di essere riportati all’antico splendore e si spera che coi fondi europei in vista,
l’antica abbazia-santuario, già in avanzato stato di degrado, di mutilazioni e di deturpo, sarà il luogo degno di culto, che dovrebbe essere paragonabile ai Santuari mariani di Montevergine, di Pompei,
del Carmine Maggiore di Napoli, della Madonna dell'Arco etc.
La Traslazione della sacra Icona:
La Madonna di Casaluce è portata in processione due volte l’anno. Il decreto regio del 23 marzo 1857 fissava
la permanenza della sacra icona, a tutt'oggi, per quattro mesi ospite nella chiesa dei celestini di Aversa, dal 15 Giugno al 15 Ottobre, e
dal 15 Ottobre al 15 Giugno a Casaluce, seguite dalle lunghe processioni.
Per i casalucesi, per il rito della traslazione, valgono le espressioni “ andiamo a prenderla il 15 Ottobre e l’accompagniamo il 15 Giugno”.
Alcune foto dei particolari:
http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/Foto/Atrio/Portale.swf ---portale principale
http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/Foto/Esterno/Portale.swf ---portale d'ingresso
http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/Foto/Esterno/Particolare%20Portale.swf --portale d'ingresso
http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/Foto/Sacrestia/Fontana.swf ---fontana
http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/Foto/Abside/Coro%201.swf ----coro
-quadri delle grazie ricevute dei miracoli attribuite alla Madonna di Casaluce
http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/Foto/Ambiente%205%20e%206/Ambienet%205.swf
http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/Foto/Esterno/Torre%20Estena%202.swf ---cortile
Il sito ufficiale del Santuario: http://www.santuariodicasaluce.it/
Galleria foto:
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Nella seconda Domenica dopo l’Epifania, si è svolto l’antico rito in latino, in onore della Madonna di Casaluce,
che si ripete ininterrottamente da circa 650 anni, nell’Abbazia-Santuario di Santa Maria di Casaluce, a Casaluce(CE),
con la benedizione delle acque nelle idrie (originali), legate alla storia di Gesù.
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http://www.santuariodicasaluce.it/Sito%20Web/Arte/Parte%20Prima/Foto/Ambiente%207/Nicchiasx.swf
Il fondatore dell’Abbazia, eretta nel 1360, fu il frate Pietro del Morrone, che divenne papa Celestino V
e poi santo col nome di San Pietro Celestino.
Pietro del Morrone fondò anche l’ordine dei monaci celestini e il monastero accanto all’Abbazia.
L’Abbazia fu edificata nel perimetro di un preesistente castello di Casaluce, che era la prima fortezza normanna d’Italia
e di tutto il bacino del Mediterraneo, eretto ancor prima della nascita della gloriosa contea normanna di Aversa
sotto il capostipite Rainulfo Drengot, da dove si svilupparono poi in tutto il meridione altre conquiste.
Ai tempi degli eventi bellici delle crociate angioine (XIIIsec) contro gli invasori musulmani in Terra Santa,
ovvero nel regno di Gerusalemme, fu recuperata, dalla imminente distruzione, l’icona bizantina della beata Vergine Maria,
ritenuta dipinta dall’evangelista San Luca, e le due delle 6 idrie, tenute in gran venerazione, perché in esse Gesù Cristo,
durante le nozze di Cana(città) in Galilea, aveva trasformato l’acqua in vino.
Fu il suo primo miracolo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tramutazione_dell'acqua_in_vino
https://www.youtube.com/watch?v=p0dKZytdps4
Le tre preziose reliquie furono trasportate a Napoli, custodite nella cappella palatina Santa Barbara
di Castelnuovo(Maschio Angioino) e successivamente a Casaluce, dove furono affidati in mano
al barone di Casaluce Raimondo del Balzo, con la promessa di erigere una chiesa in loro onore
e di porvi in custodia ai monaci celestini.
interno Santuario
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Crebbe d’importanza l’Abbazia di Casaluce per la custodia dei suoi importantissimi cimeli, abbellendola di affreschi
eseguiti da valenti pittori, come Niccolò di Tommaso, di scuola fiorentina giottesca.
Gli affreschi sono ancora presenti sotto la volta e su alcune pareti e archi, coperti dal successivo strato dell’epoca barocca.
strato barocco:
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I regnanti di tutte le epoche del Regno di Napoli hanno invocato e venerato la sacra immagine della
devota Madonna di Casaluce, dalla regina Giovanna I d’Angiò fino al re Carlo di Borbone e suoi successori.
La storia del celebre Santuario-monastero di Casaluce fu scritta e resa nota dagli inizi del 1600 in un libro
grazie al prezioso contributo dell’abate celestino Donato Polieni da Siderno, dove rimase affascinato
dalla bellezza del luogo, dagli affreschi di scuola giottesca, dalla interessante storia dei cimeli e
dalla grande devozione verso la Madonna.
Padre Donato Polieni da Siderno, oltre che abate, fu anche filosofo, teologo, matematico e astrologo.
I preziosi affreschi di stile gotico
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attendono di essere riportati all’antico splendore e si spera che coi fondi europei in vista,
l’antica abbazia-santuario, già in avanzato stato di degrado, di mutilazioni e di deturpo, sarà il luogo degno di culto, che dovrebbe essere paragonabile ai Santuari mariani di Montevergine, di Pompei,
del Carmine Maggiore di Napoli, della Madonna dell'Arco etc.
La Traslazione della sacra Icona:
La Madonna di Casaluce è portata in processione due volte l’anno. Il decreto regio del 23 marzo 1857 fissava
la permanenza della sacra icona, a tutt'oggi, per quattro mesi ospite nella chiesa dei celestini di Aversa, dal 15 Giugno al 15 Ottobre, e
dal 15 Ottobre al 15 Giugno a Casaluce, seguite dalle lunghe processioni.
Per i casalucesi, per il rito della traslazione, valgono le espressioni “ andiamo a prenderla il 15 Ottobre e l’accompagniamo il 15 Giugno”.
Alcune foto dei particolari:
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Il sito ufficiale del Santuario: http://www.santuariodicasaluce.it/
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